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Posts Tagged ‘forconi’

Non credo di dire niente di nuovo affermando che il popolo meridionale ha una capacità creativa ben superiore a quella dei nordici. Penso inoltre che al sud la storia appassioni molte persone, le quali non disdegnano ripercorrere le vicende passate. Il problema è che fantasia e storia non sempre vanno d’accordo, soprattutto quando la prima è in vantaggio sulla seconda. Non bastava la nostalgia borbonica, la cavalcata editoriale del revanscismo sudista, la miope riscoperta di un sud mitico, ricco e tecnologico. Ora si rispolverano i vespri siciliani, le rivolte dei contadini, dei forconi per l’appunto. Chi siano di preciso e quali siano gli obiettivi del “Movimento dei forconi” non è facile dirsi. Si direbbe che un nugolo di persone un bel mattino si sia svegliato da un prolungato letargo e abbia detto:”Toh, c’è crisi. Pigliamo i forconi e mettiamo a soqquadro la regione.” Capisco bene che se al nord non ci se la passa alla grande, in Sicilia deve andare anche peggio, ma fa strano vedere una mobilitazione nascere all’improvviso e senza un vero motivo scatenante, se non gli atavici problemi che alcune regioni si portano dietro da decenni. Del resto, nel movimento dei forconi le zone d’ombra sono troppe per tentare di raccapezzarsi. Gli organi d’informazione non ne parlano molto (perchè?), le notizie arrivano soprattutto dal web e perciò sono inaffidabili, contraddittorie e ammantate di populismo. Sembra che dietro vi sia la regia occulta di politici locali, i neofascisti, la mafia e chissachì (in ogni caso in fondo al post riporto i link che ho consultato). Ciò che mi lascia davvero perplesso è l’unico rimando storico che trovo plausibile e che nessuno ha sviscerato. I camion in sciopero, le strade bloccate, i supermercati vuoti, le informazioni scarse e poco affidabili, la crisi economica: tutti elementi presenti anche in Cile nel 1973, l’anno del colpo di stato che portò alla dittatura militare di Pinochet. Non penso che si possa arrivare a tanto, ma il clima è rovente e loschi figuri stanno tentando di cavalcare l’onda del malcontento per interessi ideologici o di potere. Inoltre i metodi di protesta hanno ben poco di democratico, si tenta di portare la popolazione al limite e non si considerano nemmeno i diritti più elementari.  Sarebbe meglio non sottovalutare la situazione. E così ci si ritrova davanti alla parola rivoluzione, senza nemmeno sapere di cosa si stia parlando. “La rivoluzione non è un pranzo di gala; non è un’opera letteraria, un disegno, un ricamo; non la si può fare con altrettanta eleganza, tranquillità e delicatezza, o con altrettanta dolcezza, gentilezza, cortesia, riguardo e magnanimità. La rivoluzione è un’insurrezione, un atto di violenza con il quale una classe ne rovescia un’altra.” (Mao Tse-tung) Pensateci, prima di cliccare “Mi piace”.

http://www.linkiesta.it/movimento-forconi

http://www.leggo.it/news/cronaca/sicilia_movimento_forconi_assalti_ai_negozi_gela_paralizzata_foto_video/news/0/159626.shtml

http://violapost.wordpress.com/2012/01/19/esclusivo-forconi-nominano-primi-referenti-regionali-tutti-di-forza-nuova-foto/

http://www.nuovaresistenza.org/2012/01/19/cosa-nostra-nel-movimento-dei-forconi-in-sicilia-la-protesta-contro-la-politica-giuseppe-pipitone-il-fatto-quotidiano/

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